Il Papa e l'Inquisitore
G. Maltese
"Il Papa e l'inquisitore"
Zanichelli, Bologna, 2010
pp. 398; euro 27.00
Tra i ragazzi di via Panisperna il Papa era il soprannome attribuito a Enrico Fermi, l’Inquisitore a Ettore Majorana.
Sulla base di testimonianze e documenti originali, il libro di Giulio Maltese (già autore, tra gli altri, di “Enrico Fermi in America”) ricostruisce i rapporti tra i due fisici sullo sfondo dei tumultuosi sviluppi fatti registrare dalla disciplina negli anni ’20 – dando anche al lettore gli strumenti per comprendere problemi e teoria – e dell’analisi di un gruppo di ricercatori dove Fisica teorica e sperimentale si intrecciavano continuamente.
Il 6 dicembre 1938 Fermi lascia l’Italia, preoccupato per le conseguenze delle leggi razziali e la generale situazione del Paese, ufficialmente per ritirare il premio Nobel. Da Stoccolma andrà direttamente negli Stati Uniti.
Lo stesso 6 dicembre 1938 il ministro dell’Educazione nazionale dichiara Majorana decaduto dalla sua cattedra di Fisica teorica a Napoli per essersi allontanato, senza giustificati motivi, per un periodo superiore a dieci giorni. In realtà erano già passati più di otto mesi dalla sua misteriosa scomparsa.
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