Miele

Year: 2013
Serena Frome è una giovane e bella ragazza inglese, educata in una famiglia borghese, con un padre vescovo anglicano, che si appresta a vivere nel 1969 il clima di una ribellione timida e gioiosa. La presentazione che fa di sé nelle prime pagine del libro, stuzzica la curiosità dei matematici, perché descrive alcune aspetti quali “…talento naturale per la matematica, ma non con una particolare passione per la materia… Riceveva una forte euforia nel riuscire a fare facilmente ciò per gli altri era difficile, aveva una visione semplice ed intuitiva, che poi si rivelava corretta, dei problemi”.

I. McEwan

Miele

Einaudi, Torino, 2012

pp. 368; euro 20,00

 

Serena Frome è una giovane e bella ragazza inglese, educata in una famiglia borghese, con un padre vescovo anglicano, che si appresta a vivere nel 1969 il clima di una ribellione timida e gioiosa. La presentazione che fa di sé nelle prime pagine del libro, stuzzica la curiosità dei matematici, perché descrive alcune aspetti quali “…talento naturale per la matematica, ma non con una particolare passione per la materia… Riceveva una forte euforia nel riuscire a fare facilmente ciò per gli altri era difficile, aveva una visione semplice ed intuitiva, che poi si rivelava corretta, dei problemi”. Ma la Matematica resta per Serena una sciocchezza scolastica. La sua passione è la lettura. Legge con voracità e velocità, incamera contenuti, forse per quella visione immediata e fotografica che la fa eccellere a scuola nella Matematica. A Cambridge gli studi universitari di Matematica non confermano la sua eccellenza e la sua vita ha un altro sviluppo. Lo stesso McEwan, in una recente intervista afferma “nei miei romanzi amo perdermi”. Un po’ come i matematici che, quando avviano una ricerca, non sanno sempre esattamente dove approderanno.

L'agenzia d'intelligence britannica MI5 la ingaggia come spia al servizio della guerra fredda, per lei il rischio e la passione si trasferiscono dalla carta alla vita. “Miele” è il nome in codice dell'operazione cui deve prendere parte, Tom Haley quello del romanziere che ha il compito di adescare. Dovrà avvicinarlo, coprirlo di quattrini e segretamente assoldarlo alla causa dell'Occidente. La Matematica ritorna quando deve affascinare e sedurre lo scrittore. Alla richiesta di Tom Haley di “qualcosa di interessante, di controintuitivo, di paradossale, insomma qualcosa di matematico” come argomento per un nuovo romanzo, Serena ricorre alla sua formazione universitaria e suggerisce un problema esemplare per i matematici: il gioco a premi di Monty Hall e la convenienza probabilistica di cambiare o mantenere una scelta iniziale in presenza di particolari nuove informazioni. McEwan sperimenta con Tom Haley la possibilità di esplorare in chiave narrativa principi matematici, ma lo fa giocando sempre a contrapporre sensibilità scientifica e letteraria, come già in “Solar”, dando prova di una grande maestria letteraria.