Gli anni del nostro incanto

Year: 2017
Ormai nessuno di noi si stupisce se nella pagina MATEpristem compaiono cose che non hanno niente a che fare con la Matematica. Questo è il caso del nuovo romanzo di Giuseppe Lupo, autore sul quale abbiamo più volte scritto in questo sito, del quale abbiamo letto interessanti articoli sulla rivista Lettera Matematica, dedicati alla Letteratura industriale e agli scrittori olivettiani in particolare, e che abbiamo ascoltato con interesse nell'ambito dei convegni del PRISTEM.

G. Lupo

Gli anni del nostro incanto

Marsilio, Venezia, 2017

pp. 156; euro 16,00

 

Ormai nessuno di noi si stupisce se nella pagina MATEpristem compaiono cose che non hanno niente a che fare con la Matematica. Questo è il caso del nuovo romanzo di Giuseppe Lupo, autore sul quale abbiamo più volte scritto in questo sito, del quale abbiamo letto interessanti articoli sulla rivista Lettera Matematica, dedicati alla Letteratura industriale e agli scrittori olivettiani in particolare, e che abbiamo ascoltato con interesse nell'ambito dei convegni del PRISTEM. E già questo sarebbe un buon motivo per leggere il suo nuovo romanzo. Ma si aggiunge a ciò il fatto che il romanzo è ambientato nel periodo fra il 1950 e 1970, ovvero gli anni del miracolo economico, ai quali sia per motivi anagrafici, sia per gli ideali che proprio in essi si andavano affermando, molti amici del PRISTEM si sentono particolarmente legati.

Ebbene, nel suo romanzo Giuseppe Lupo ci porta a ripercorrere le vicende, i personaggi, le speranze, le illusioni e i miti di quegli anni. Attraverso una narrazione delicata e suggestiva, accurata ed emozionante, avvincente e commovente, ci fa ripercorrere gli anni dell'industrializzazione e dei conseguenti cambiamenti nello stile di vita delle famiglie italiane, ricordandoci i miti delle imprese spaziali e delle armi atomiche che hanno caratterizzato gli anni della guerra fredda, i miti sportivi e l'euforia per i nuovi elettrodomestici e altri prodotti di consumo, le moto e le auto alla portata di tutti (dalla vespa, che compare in copertina, alla mitica 500) che permettevano di viaggiare attraverso l'Italia sulle nuove autostrade che la percorrevano da nord a sud, i miti meccanici della grande industria. Il tutto attraverso le vicende di una famiglia del sud stabilitasi a Milano, città simbolo dell'industrializzazione e della cultura di quegli anni. Una bella riflessione sulla nostra vita e sulla nostra storia.