Ad Andrew Wiles il Premio Abel 2016

Lo scorso 15 marzo il presidente dell'Accademia norvegese di Scienze e Lettere Ole M. Sejersted ha annunciato il nome del vincitore del Premio Abel 2016: il matematico britannico Sir Andrew J. Wiles "per la sua sbalorditiva dimostrazione dell'ultimo teorema di Fermat attraverso la congettura di modularità per le curve ellittiche semistabili, inaugurando così una nuova era nella Teoria dei numeri".

Il Premio – in ricordo del brillante matematico norvegese Niels Henrik Abel morto nel 1829 a soli 26 anni in povertà a causa di una tubercolosi polmonare, ma universalmente riconosciuto come uno dei migliori matematici di tutti tempi per i suoi contributi fondamentali in Algebra e Teoria delle funzioni – ha lo scopo di promuovere e rendere più prestigiosa la Matematica, dal 2003 viene attribuito annualmente a un matematico che si è distinto nel corso della sua carriera e consiste in una somma di denaro di circa 600 mila euro.

Andrew Wiles davanti all'Istituto di Matematica dell'Università di Oxford che è a lui intitolato

 

Il celebre ultimo teorema di Fermat, fa riferimento all'enunciato formulato da Pierre de Fermat nel 1637 (il quale non rese nota la dimostrazione) scritto ai margini di una copia dell'Arithmetica di Diofanto: "Dispongo di una meravigliosa dimostrazione di questo teorema, che non può essere contenuta nel margine troppo stretto della pagina". Il teorema afferma che non esistono soluzioni intere positive all'equazione: an + bn = cn se n>2.

Nel corso dei secoli numerosi matematici si dedicarono alla ricerca della dimostrazione del teorema e numerosi furono anche i fallimenti. Tra i più celebri risultati ricordiamo Eulero, che formulò una dimostrazione valida solo per n=3, Adrien-Marie Legendre, che risolse il caso n=5 e Sophie Germain, che scoprì che esso era probabilmente vero per n uguale a un particolare numero primo p, tale che 2p+1 è anch'esso primo (i cosiddetti primi di Germain).

Andrew Wiles, nato a Cambridge l'11 aprile 1953, dopo gli studi in Matematica presso il Merton College di Oxford e il Clare College di Cambridge, a partire dal 1977 ha svolto la sua attività di ricerca fra il Regno Unito e gli Stati Uniti, dove, dal 1982, è professore a Princeton.

Dopo che nel 1985 Kenneth Alan Ribet dimostrò la cosiddetta congettura epsilon secondo la quale l'ultimo teorema di Fermat segue dalla congettura di Taniyama-Shimura (dunque se un'equazione an + bn = cn viola la congettura di Taniyama-Shimura allora viola anche l'ultimo teorema di Fermat), Wiles abbandonò le sue altre ricerche per concentrarsi sulla dimostrazione di questa congettura. Questo lavoro lo tenne isolato fino al 1992 quando, servendosi delle teorie di Galois, Serre e delle algebre di Hecke, ritenne di essere vicino al completamento della dimostrazione.

Nel giugno del 1993 annunciò tre seminari al Newton Institute dell'Università di Cambridge, di cui l'ultimo, il 23 giugno, si svolse in un'aula colma di matematici entusiasti. La prima versione della dimostrazione conteneva però alcune gravi lacune che costrinsero Wiles a ritornare al lavoro per avvalorare tutti i collegamenti deduttivi.

Il 19 settembre 1994, Wiles giunse al superamento delle difficoltà dimostrando il teorema la rigorosità matematica delle tecniche analitiche e geometriche introdotte. Dopo il vaglio della comunità matematica, nel 1998 la dimostrazione di Wiles dell'ultimo teorema di Fermat fu accettata ufficialmente dall'International Mathematical Union.

Tra i riconoscimenti già ricevuti dal matematico britannico ricordiamo lo Schock Prize e il Prix Fermat nel 1995, la Royal Medal britannica, il Cole Prize della AMS e il Wolf Prize nel 1996, il premio speciale della International Mathematical Union nel 1998.

La consegna del Premio Abel si terrà presso l'Università di Oslo il 24 maggio prossimo e sarà celebrata dal principe ereditario di Norvegia Haakon.

Per conoscere meglio Andrew Wiles vi proponiamo l'intervista del 2005 apparsa su questo sito, a cura di Roberto Natalini e Rossella Panarese:

Intervista a Andrew Wiles

 

Albo d'oro del Premio Abel

2003: Jean-Pierre Serre, "per avere svolto un ruolo fondamentale nel dare una forma moderna a numerose branche della Matematica, fra cui la Topologia, la Geometria algebrica e la Teoria dei numeri".

2004: Michael F. Atiyah e Isadore M. Singer, "per aver scoperto e dimostrato il teorema dell'indice coniugando Topologia, Geometria e Analisi e per il ruolo straordinario che hanno avuto nel creare nuovi ponti tra Matematica e Fisica teorica".

2005: Peter D. Lax, "per i suoi straordinari contributi alla teoria e all'applicazione delle equazioni differenziali alle derivate parziali e al calcolo delle loro soluzioni".

2006: Lennart Carleson, "per il suo vasto e innovativo contributo all'Analisi armonica e ai sistemi dinamici lisci".

2007: S. R. Srinivasa Varadhan, "per i suoi fondamentali contributi alla Teoria della probabilità e in particolare per la creazione di una teoria unificata delle grandi deviazioni".

2008: John Griggs Thompson e Jacques Tits, "per i loro straordinari risultati in campo algebrico e in particolare per il loro contributo alla moderna Teoria dei gruppi".

2009: Mikhail Gromov, "per i suoi contributi rivoluzionari alla Geometria".

2010: John Tate, "per il suo lavoro di vasto e duraturo impatto sulla Teoria dei numeri".

2011: John Milnor, "per le sue pionieristiche scoperte in Topologia, Geometria e Algebra".

2012: Endre Szemerédi, "per i suoi contributi fondamentali nella matematica discreta e informatica teorica e il loro profondo e duraturo impatto nella teoria dei numeri additiva e nella teoria ergodica".

2013: Pierre Deligne, "per i potenti concetti, idee, risultati e metodi che continuano a influenzare lo sviluppo della Geometria algebrica, così come dell'intera Matematica".

2014: Yakov G. Sinai, "per il suo contributo fondamentale ai sistemi dinamici, alla teoria ergodica e alla fisica matematica".

2015: John Forbes Nash e Louis Nirenberg, "per i notevoli contributi alla teoria delle equazioni differenziali alle derivate parziali non lineari e le loro applicazioni all'analisi geometrica".